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Cicatrice? Breve Guida al trattamento

  • Immagine del redattore: Stefano Bergonti
    Stefano Bergonti
  • 9 nov 2024
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 23 mag

La cicatrizzazione è un processo fisiologico e naturale del nostro corpo, ma saper gestire una cicatrice correttamente può fare la differenza tra una guarigione ottimale e invece problemi che possono protrarsi nel tempo, come aderenze e rigidità cutanee.

In questa guida scoprirai cosa fare (e cosa evitare) per trattare al meglio una cicatrice autonomamente o con il supporto di un fisioterapista, quali sono le tempistiche e le modalità di cura migliori per favorire la guarigione.


Donna con cicatrice

Cos’è una Cicatrice e Come si Forma?

Una cicatrice è il risultato finale della rigenerazione del tessuto cutaneo danneggiato dopo una lesione. Quando la pelle subisce un trauma, il corpo reagisce immediatamente, attivando una serie di processi per proteggersi e avviare la riparazione che possiamo dividere in tre fasi:


  1. Infiammazione: è Il primo stadio del processo di guarigione; l'area si gonfia, si arrossa e si scalda a causa del maggiore afflusso di sangue e dell’azione dei globuli bianchi.


  2. Proliferazione: l’organismo inizia a produrre collagene e tramite un processo di neoangiogenesi a creare nuovi vasi sanguigni per colmare la ferita.

    Questo collagene inizia a formare un “ponte” che chiude il tessuto danneggiato, ma che risulta essere ancora disorganizzato e privo dell’elasticità del normale tessuto cutaneo.


  3. Rimodellamento: La fase finale, in cui il collagene si riorganizza e rafforza. Inizia a somigliare alla pelle circostante, anche se può risultare più rigida e meno elastica. Proprio in questa ultima fase è importante e necessario intervenire per ottenere i migliori risultati ed evitare aderenze.


Occasionalmente, il processo di riparazione può risultare eccessivo, portando alla formazione di cheloidi, una crescita e accumulo abnorme di collagene che continua anche dopo la chiusura della ferita. A differenza di una cicatrice ordinaria, un cheloide risulta più spesso, si estende oltre il bordo della ferita originale ed è visibilmente più scuro e rigido. Questo fenomeno è legato a una predisposizione genetica e può causare prurito, tensione o disagio.


Differenze tra Cicatrice Chirurgica e Traumatica


  • Cicatrice Chirurgica: Si forma da un’incisione lineare pianificata. Grazie all’attenzione prestata durante l’intervento e alla sutura precisa, queste cicatrici sono più facilmente trattabili e spesso meno soggette a sviluppare aderenze o irregolarità, con delle piccole eccezioni nelle zone limitanti (iniziale e finale) della cicatrice, dove l'incisione richiede maggior pressione da parte del chirurgo.


  • Cicatrice Traumatica: Le ferite accidentali, come tagli o abrasioni, presentano bordi irregolari e maggiore rischio di infezione, complicando il processo di guarigione e aumentando le probabilità di una cicatrice ispessita o aderente ai tessuti sottostanti.



Dopo quanto tempo posso trattare una cicatrice?

È possibile iniziare il trattamento di una cicatrice solo quando la ferita è completamente chiusa e priva di croste, solitamente tra le 2 e le 4 settimane dopo l’infortunio.

Per favorire una migliore esfoliazione e rimozione di eventuali residui, si possono eseguire bagni alternati in acqua calda e fredda, eventualmente arricchiti con sale per ottimizzare il recupero della pelle. 👉 Qui trovi l'articolo specifico.

Per le cicatrici chirurgiche, i trattamenti possono iniziare intorno al 21° giorno, sempre a condizione che la pelle sia totalmente chiusa e la medicazione rimossa.


Come tratto una cicatrice da solo/a?


  • Massaggi Circolari: la cicatrice beneficia di un massaggio circolare delicato con creme idratanti a base di vitamina E, che aiutano a mantenere l’idratazione e a ridurre la rigidità.


  • Frizioni Trasversali o Tangenziali: le cicatrici beneficiano inoltre di frizioni effettuate poggiando le dita appena lateralmente al margine e spostando la pelle in direzione trasversale rispetto alla lesione oppure nel medesimo senso.


  • Creme a base di Silicone: Il silicone è un elemento chiave per trattenere l’umidità, migliorare la qualità della cicatrice e renderla più piatta e flessibile. Applicare una crema al silicone ( es. Sameplast ) due volte al giorno per almeno 6-12 mesi può fare una notevole differenza.


Trattamenti della cicatrice con il Fisioterapista


  • Massaggio Profondo e Mobilizzazione dei Tessuti: il fisioterapista può lavorare in profondità sui tessuti cicatriziali, favorendo il rilascio delle aderenze e migliorando la mobilità della pelle.


  • Fibrolisori: questi strumenti specifici consentono al terapista una mobilizzazione più precisa e profonda del tessuto. Durante il trattamento, il fisioterapista utilizza i fibrolisori rilasciando le fibre di collagene e rompendo le aderenze. Questo tipo di tecnica può migliorare il flusso sanguigno locale, ridurre la sensazione di rigidità, e ripristinare una maggiore elasticità cutanea.


  • Tecarterapia e Laserterapia: Entrambe queste tecniche sono altamente efficaci per trattare le cicatrici rigide e migliorare la rigenerazione dei tessuti. La tecarterapia stimola la circolazione locale e il metabolismo cellulare, favorendo il rimodellamento della cicatrice, mentre la laserterapia funge da biostimolante a livello più superficiale per migliorare la qualità e il trofismo della cicatrice. 

    👉 Di seguito puoi trovare l'approfondimento sulla tecar


Fisioterapista tratta Cicatrice

Come Riconosco le Aderenze nella Cicatrice?

Le aderenze sono una "complicazione" nella cicatrice e si formano quando il tessuto cicatriziale si "attacca" ai tessuti sottostanti, come muscoli o fascia, riducendo la flessibilità e compromettendo i movimenti. Queste aderenze, che possono comparire sia nelle cicatrici da trauma sia in cicatrici chirurgiche, possono portare disagio, fastidio e limitare le normali attività quotidiane.

Ecco alcuni segnali comuni che potrebbero indicare la presenza di aderenze:


  • Rigidità del Tessuto Cutaneo: Una cicatrice aderente (o un punto di aderenza) appare spesso più rigida e meno elastica rispetto alla pelle circostante. Al tatto, potrebbe sembrare più dura o sollevata, perdendo la naturale morbidezza della pelle sana.


  • Sensazione di Tensione Durante i Movimenti: Se avverti una sensazione di “tiraggio” o fastidio ogni volta che muovi l'area cicatriziale o che effettui un movimento del segmento interessato; è probabile che la cicatrice stia limitando la mobilità.

    Questa tensione è un segnale tipico di aderenza che può accentuarsi durante attività fisiche o con movimenti specifici.


Trattamento delle Aderenze

Per migliorare l’elasticità della cicatrice e ridurre la rigidità, il fisioterapista può impiegare tecniche di mobilizzazione profonda e massaggi specifici. Questi trattamenti lavorano direttamente sul tessuto cicatriziale, favorendo lo scollamento delle aderenze e stimolando il ritorno della flessibilità cutanea. Integrando manualità specifiche, come il massaggio connettivale, e il trattamento tramite fibrolisori si migliora il flusso sanguigno nella zona, riducendo ulteriormente il rischio di nuove aderenze.

Per quanto riguarda l'auto-trattamento, è possibile utilizzare le stesse tecniche descritte per il normale trattamento di una cicatrice con l'unica differenza che l'intensità di trattamento dovrà aumentare per riuscire a scollare l'aderenza compatibilmente con la riduzione del dolore.


Ragazza si pone domanda

FAQ sulle Cicatrici

  • Quando posso iniziare a trattare la mia cicatrice?

    • Generalmente, dopo che la ferita è chiusa e non ci sono più croste, intorno a 2-4 settimane dall’evento traumatico o chirurgico.

  • Qual è la differenza tra cicatrice chirurgica e traumatica?

    • La cicatrice chirurgica è più lineare e facile da trattare, mentre la traumatica è spesso irregolare e soggetta a infezioni e complicazioni.

  • Che cos'è un Cheloide?

    • Un cheloide è una cicatrice che cresce oltre i confini della ferita originale a causa di una produzione eccessiva di collagene. A differenza delle cicatrici normali, i cheloidi appaiono più spessi, rigidi e di colore più scuro. Trattamenti specifici come laser, tecarterapia e creme al silicone possono migliorarne l’aspetto e la flessibilità.

  • Come posso capire se ho un’aderenza?

    • Se senti che la cicatrice tira o è rigida rispetto alla pelle circostante, potrebbe trattarsi di un’aderenza.

  • Quali creme posso usare per la cicatrice?

    • Creme a base di silicone o con vitamina E sono tra le migliori per mantenere l’idratazione e migliorare l’elasticità della cicatrice.

  • Posso trattare da solo/a la cicatrice?

    • Certo, i massaggi e le creme sono facili da applicare a casa, ma per una cura avanzata, è utile rivolgersi a un fisioterapista.

  • È doloroso trattare una cicatrice?

    • Il trattamento di una cicatrice può essere leggermente fastidioso, ma raramente è doloroso. Tecniche come il massaggio e la mobilizzazione dei tessuti possono creare una sensazione di pressione o tensione, specialmente in presenza di aderenze.



Conclusione

Le cicatrici non sono semplici segni cutanei: rappresentano il risultato di un processo biologico complesso che coinvolge infiammazione, rigenerazione e rimodellamento dei tessuti. Se mal gestite, possono portare a aderenze profonde, rigidità cutanee e alterazioni funzionali che compromettono il movimento e il benessere generale.


In fisioterapia, la gestione attiva e mirata delle cicatrici – tramite tecniche manuali, terapia strumentale e indicazioni personalizzate per l’autotrattamento – è fondamentale per favorire un recupero completo, prevenendo complicanze e migliorando la qualità della vita.


Se sospetti di avere aderenze, se hai dubbi o semplicemente la tua cicatrice non ti convince, contattami senza impegno. Insieme possiamo individuare il trattamento più adatto alle tue esigenze specifiche e supportarti passo dopo passo nel tuo percorso di recupero.


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Fisiomed a Vignate, Via Marconi 3/A

Fisio 3 ad Agrate Brianza, Via Lecco 11


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Bibliografia Scientifica

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  • Bloemen, M. C. T., van der Veer, W. M., Ulrich, M. M. W., & Niessen, F. B. (2021). The efficacy of different topical scar treatment options: A systematic review and meta-analysis. Burns & Trauma, 8, tkaa029.

  • Bian, D., Bian, T., & Yin, H. (2019). Physical therapy techniques in scar management: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Archives of Physical Medicine and Rehabilitation, 101(3), 576-585.


 
 
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